A dispetto della comune disposizione dei gradini del podio, i primi tre posti nella classifica della conduttività non sono occupati in questo ordine da oro, argento e bronzo, ma quasi.
L’elemento più conduttivo è infatti l’argento, mentre l’oro scivola al terzo posto. Sul secondo gradino della graduatoria della conduttività degli elementi non può certo esserci il bronzo, che è una lega di rame e stagno, ma c’è comunque uno dei suoi componenti: il rame.

Il rame è un elemento metallico. Di colore rosso, (e definito anche oro rosso) il suo simbolo è Cu e il suo numero atomico il 29. È formato da una struttura reticolare cubica a facce centrate. Tra le caratteristiche del rame rientrano i suoi stadi di ossidazione +1 e +2 (sali rameosi e rameici).
Il rame è importante per il funzionamento di molti enzimi. Fra le sue numerose attività è inclusa la partecipazione al metabolismo energetico e alla produzione dei globuli rossi, delle ossa e dei tessuti connettivi.

Una curiosità sulle medaglie olimpiche sfata il mito dell’oro. Infatti le tanto ambite “medaglie d’oro”, tante agognate dagli atleti, sono in realtà realizzate in argento e sono solo placcate in oro con un processo di placcatura superficiale. Quelle in argento invece sono davvero in argento e quelle in bronzo sono davvero in bronzo.
Al di là del valore sportivo, dal punto di vista chimico l’oro ha importanti proprietà, interessanti da scoprire.

L’oro è uno dei 92 elementi naturali che si trovano sulla Terra, e come tale è inserito nella tavola periodica, nel gruppo 11, con il simbolo Au, abbreviazione di Aurum, dal latino “brillante”. Il suo numero atomico è 79, il suo peso atomico è di 196,967 e il peso specifico di 19,3 grammi al centimetro cubo. L’oro è molto denso ed è infatti uno dei metalli più pesanti. E’ anche l’unico elemento ad avere un isotopo (variante atomica) naturale, Au 197.
Il metallo giallo viene considerato un metallo nobile, cioè un metallo che non viene ossidato dall’aria o dall’acqua, è inalterabile nel tempo, non si combina facilmente con altre sostanze e resiste bene agli acidi. I metalli nobili sono: oro, argento, platino, palladio, rutenio, rodio, osmio, iridio. È anche un elemento poco reattivo, inserito tra i metalli di transizione, cioè quelli che presentano le proprietà fisiche di durezza, lucentezza, malleabilità e resistenza.
È il metallo più duttile e malleabile, può essere estratto in forme metalliche o filiformi senza diventare fragile e rompersi. Si dice che l’oro possa essere estratto così fine che una sola oncia potrebbe essere allungata per una lunghezza continua di 35 miglia.
L’oro è un elemento metallico non ferromagnetico, che lo rende ottimo per la fabbricazione di diversi tipi di oggetti, poiché può fondere e ritrovare la sua durezza durante il raffreddamento.

In natura l’oro è un metallo lucido e si presenta di colore giallo ma può assumere colorazioni diverse in base ai metalli con cui viene abbinato. Grazie ai suoi bassi stati di ossidazione, non perde la sua lucentezza nel tempo. Può essere legato con il rame, l’argento, il ferro, l’alluminio, il platino, con il nichel e molti altri. Le leghe possibili sono solitamente denominate: oro giallo, oro rosso, oro bianco, oro grigio, oro verde e oro blu. La preparazione di una lega d’oro deve rispettare le regole di legge del titolo, che si misura in carati o millesimi, entrambe unità di misura della quantità di metallo puro.

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